Immagine Tappa 14

14 - Frómista

Agli inizi del Medio Evo un quartiere di Frómista, San Martino, era sotto il governo dell'abate di Carrión de los Condes e il resto del paese da un feudatario con un consiglio di rappresentanti dei cittadini. Nel 1427 Gómez Benavir riuscì a ridurre nelle sue mani entrambi i poteri ed unire quindi la città sotto un solo governo. Fondò un convento di monaci detto di Nuestra Señora de la Misericordia e favorì la costruzione di ostelli per i pellegrini di Santiago. Il re Ferdinando I per popolare la città chiamò a venire ad abitare a Frómista un numeroso gruppo di Ebrei che godevano fama di uomini industriosi ed attivi. Nacque così una forte comunità giudea che nel 1492, quando i re cattolici decretarono l'espulsione, dalla Spagna degli Ebrei era formata da 200 famiglie per un totale di circa 1000 persone.

 

Tappa 14

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(14) Hontanas - Frómista:  Si tratta di una tappa lunga, 34,5 chilometri. Il paesaggio non si discosta da quello del giorno precedente. Lasciata Hontares, dopo 5,6 chilometri, si sincontra l'antico convento, ormai diroccato, di San Antón. Il Camino passa sotto l'arcata gotica del complesso, molto suggestiva. Altri 3,6 chilometi e si giunge all'importante centro di Castrojeriz, di probabile fondazione romana, poi visigoto, località di feroci battaglie tra arabi e cristiani. Dopo circa 3,6 chilometri ci inerpichiamo verso l'Alto de Mostelares, che ci porterà a 913 metri per scendere poi nell'altopiano della Tierra de Campos. Il panorama sulla sommità di questo "Alto" ci permette una ottima vista della antica Castiglia, con le sue interminabili pianure. In questa occasione, come avverrà ancora durante il Camino, si ha la sensazione di ricongiungersi con il nostro essere primordiale, in armonia con la grande madre Terra.

Si scavalca un'altra collina e si incontra la fuente de Piojo, più avanti il Puente Fitero a sette arcate e il Romitaggio di San Nicola, risalente al dodicesimo secolo, gestito da una confraternita italiana. Si attraversa il ponte medievale sul río Pisuerga e si entra così nella provincia di Palencia. Proseguiamo sulla terra battuta, sempre immersi in un paesaggio privo di punti di riferimento e finalmente si giunge a Itero de la Vega e Bonadilla del Camino, luogo dove, nella piazza del paese è presente il "rollo jurisdiccional", colonna gotica del quindicesimo secolo che rappresenta il potere giuridico. Per un'ora e mezza si segue il corso del Canal de Castilla e si giunge finalmente a Frómista. Da non perdere la chiesa di San Martin, uno dei migliori esempi del romanico spagnolo.  Faceva parte di un antico monastero fondato nel 1066, ha tre navate con rispettive absidi e due torri cilindriche. ai lati della facciata

8 Maggio 2013 Beata Ulrica Nisch

Pennino Racconto